Un rompicapo cinese per la «Matiz» copiata

Una la conosciamo tutti: si chiama «Matiz», è una Daewoo e nacque dalla matita di Giugiaro. L’altra si chiama «QQ» ed è un’auto della casa cinese Saic Chery. Somiglianti? Troppo, almeno per quelli della General Motors, di cui Daewoo è una divisione, tanto che stanno valutando un’azione legale. Anche perché GM introdurrà presto la «Matiz» in Cina, ribattezzandola «Spark» e vendendola col marchio Chevrolet. Marchio che, tra l’altro, viene abbreviato in Chevy. Quindi avremo la Chevy «Spark» e la Chery «QQ». Confusione massima.
Forse in altra circostanza la GM, che ha da poco fatto causa in America a un piccolo costruttore che avrebbe copiato il famoso fuoristrada Hummer, si sarebbe già mossa coi suoi avvocati. Ma qui il problema è più complesso. Primo, perché non siamo in America, ma in Cina, dove la protezione del copyright è una giungla giuridica. In secondo luogo, il 20% della Chery è detenuto dalla Shangai Automotive Industrial Co., la joint venture con cui GM costruisce automobili in Cina. Come dire che, se facesse causa alla Chery, il colosso americano farebbe causa un po’ anche a se stesso. Forse, alla fine, in un mercato cinese che nel 2002 è cresciuto del 50%, raggiungendo il milione d’unità, ci sarà posto per entrambe, la «Matiz» e il suo clone «QQ».

Da Quattoruote

3 pensieri su “Un rompicapo cinese per la «Matiz» copiata

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